15 Marzo 2006 La Provincia
Esplode la festa rossonera. Con un tocco di rosa.
SOLBIATE OLONA Ieri alle celebrazioni dello storico club cittadino ospiti le scatenate tifose in visita da Saronno
Solbiate Olona. Al cuor non si comanda, lo dimostra Ernestina Pagani, classe 1921 e da sempre innamorata del Diavolo. Quello buono, con la casacca rossonera.
Non poteva certo mancare Ernestina Pagani nella grande festa che il club milanista di Solbiate ha organizzato per i 40 anni di fondazione. Un compleanno che sta regalando agli appassionati rossoneri solbiatesi emozioni anche senza pallone. Ieri pomeriggio, nella sede della Uc Solbiatese di via Ortigara, Angelo Rossi, il presidente ed Enzo Saporiti, il suo vice hanno organizzato un “pomeriggio del Diavolo”, la cui ospite d’onore è stata Ernestina Pagani la milanista “militante” più anziana, storica tifosa rossonera, fondatrice nel 1971 del Milan club femminile Stella di Saronno e che non perde una gara a San Siro e neppure una finale di Champions: «Presente da Barcellona ad Instanbul. Qualcuna l’abbiamo persa, tante ne abbiamo vinte». Hanno parlato di quel pallonetto di Savicevic a Zubizzerreta, un colpo di genio scolpito nel cuore di tutti i milanisti. E poi di Baresi e Maldini, chiamati da Ernestina: «Il mio Franco e il mio piccolo Paolo. Lui l’ho visto crescere». Pareva quasi di essere a Milanello, visto che Ernestina ha snocciolato ricordi del passato e campioni che hanno fatto grande il Milan. La parola magica che ha aperto il pomeriggio è stata Gre-No-Li: «Che Milan quel Milan», ha esordito l’arzilla tifosa, «É proprio per colpa di quei tre campioni se mi sono innamorata di questa squadra. Da allora ho visto tante partite, ma se devo scegliere il mio Milan mi vegono in mente quei tre. Li ho conosciuti tutti e Liedholm sono andata a vederlo anche quando era alla Roma».
Tifosa sì, ma sportiva, Ernestina conosce tutti i colori dei settori di San Siro, «ma il mio è il primo anello, tribuna verde, settore 13 al posto 11. C’è anche il 12, perché vado con mio nipote, ma non urlo mai. Magari dico che il Milan gioca male, ma sempre tra me e me». Di calcio si soffre, e si ride (delle disgrazie altrui): «Mi piace la Roma, meno la Juve, però non odio nessuno. Neanche l’Inter, povera, che da tempo non vince il campionato». Ernestina sa cosa vuol dire perdere. Lei che per due volte ha subìto l’onta di della retrocessione: «Ma una volta non l’abbiamo meritata». Sempre vicina al Milan, «da Arezzo siamo tornati con i vetri del pullman rotti. Che freddo». É serena l’atmosfera in via Ortigara, si ride, si scherza e si alza un calice per i 40 anni del club solbiatese. C’è anche chi fa un brindisi per lo Stello che festeggerà i 35 anni. Le strisce rosse hanno più la tonalità del rosa, visto che si tratta di un club di sole donne e di cui Ernestina pagani, mamma di Alberta Prandina e nonna di Miriam, entrambe di fede milanista, è da sempre presidente.
La Provincia, 15-03-06